Il
rapporto peso potenza è la legge aurea dei ciclisti e proprio su questo
semplice rapporto si possono vincere o perdere competizioni importanti.
Proviamo a capire di cosa si tratta, prendendo ad esempio due ciclisti di
diverso peso, potenza e massa:
Ciclista 1 peso di 59 kg
– potenza alla soglia anaerobica 250 Watt, rapporto peso potenza di: 250/60= 4.17 W/Kg
Ciclista 2 peso di 75 kg – potenza alla soglia anaerobica di 400 Watt, rapporto peso potenza di: 375/75= 5 W/Kg
Sulla base di questi valori, possiamo dire in maniera indicativa che, l’atleta di 59 kg, in virtù di quei 4.17 W/Kg, andrà più forte su salite lunghe e impegnative, mentre il secondo, grazie ai suoi 375 Watt, se la caverà meglio nelle cronometro di pianura. Come gli appassionati di ciclismo sanno da anni, i grandi campioni si misurano in salita ed è sulle salite che si è fatta la storia di questo sport. Un grande ciclista se vuole vincere il Giro o il Tour, deve fare la differenze quando la strada sale. Ritorniamo al nostro esempio: il Ciclista 2 se vuole superare il Ciclista 1 in salita ha due possibilità: aumentare la potenza o diminuire il peso. Pertanto, la differenza di peso e di composizione corporea saranno le variabili che influenzeranno il rapporto peso/potenza e la prestazione finale. Ogni volta che affrontiamo una salita, infatti, oltre alle normali forze di attrito che si oppongono al moto della bici, se ne aggiunge un'altra e molto più tremenda: la forza di gravità. Questa forza, non appena la strada inizierà a salire, tenderà a "farci tornare indietro". La sua azione sarà tanto più grande quanto più il rapporto peso/potenza sarà basso e per superare la salita avremmo bisogno di molta più energia. I test dicono che ogni 500gr di peso in più, occorre apportare alla ruota circa 2watt aggiuntivi. Ecco quindi che il concetto del peso ottimale diventa un punto importantissimo per ogni ciclista; che dovrà evitare di accumulare grasso e, la dove è possibile, scegliere attrezzature dal peso ridotto.
Ciclista 2 peso di 75 kg – potenza alla soglia anaerobica di 400 Watt, rapporto peso potenza di: 375/75= 5 W/Kg
Sulla base di questi valori, possiamo dire in maniera indicativa che, l’atleta di 59 kg, in virtù di quei 4.17 W/Kg, andrà più forte su salite lunghe e impegnative, mentre il secondo, grazie ai suoi 375 Watt, se la caverà meglio nelle cronometro di pianura. Come gli appassionati di ciclismo sanno da anni, i grandi campioni si misurano in salita ed è sulle salite che si è fatta la storia di questo sport. Un grande ciclista se vuole vincere il Giro o il Tour, deve fare la differenze quando la strada sale. Ritorniamo al nostro esempio: il Ciclista 2 se vuole superare il Ciclista 1 in salita ha due possibilità: aumentare la potenza o diminuire il peso. Pertanto, la differenza di peso e di composizione corporea saranno le variabili che influenzeranno il rapporto peso/potenza e la prestazione finale. Ogni volta che affrontiamo una salita, infatti, oltre alle normali forze di attrito che si oppongono al moto della bici, se ne aggiunge un'altra e molto più tremenda: la forza di gravità. Questa forza, non appena la strada inizierà a salire, tenderà a "farci tornare indietro". La sua azione sarà tanto più grande quanto più il rapporto peso/potenza sarà basso e per superare la salita avremmo bisogno di molta più energia. I test dicono che ogni 500gr di peso in più, occorre apportare alla ruota circa 2watt aggiuntivi. Ecco quindi che il concetto del peso ottimale diventa un punto importantissimo per ogni ciclista; che dovrà evitare di accumulare grasso e, la dove è possibile, scegliere attrezzature dal peso ridotto.
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