venerdì 22 aprile 2016

Rapporto Peso Potenza nel Ciclismo



L’uomo è una macchina da circa 80 watt: cuore, polmoni,  cervello e cellule si "attivano" grazie a questi 80 watt. Quando pedaliamo, il nostro corpo genera altra potenza a spese delle nostre scorte energetiche assimilate con il cibo. Il termine WATT nel ciclismo è riferito a quanta potenza l’atleta esprime durante un lavoro specifico: i watt sono quindi la potenza di uscita del ciclista e rappresentano un dato importantissimo. Per questo tutti i professionisti e molti amatori, ricorrono all’utilizzo di strumenti in grado di misurare la potenza per gestire e ottimizzare il lavoro da svolgere. Allenarsi con il cardiofrequenzimetro sta diventando un concetto superato, dato che si va a leggere la misura dell’effetto dell’allenamento svolto (carico interno) che è influenzato da molteplici variabili. Il misuratore di potenza invece è la misura oggettiva del lavoro che si sta realmente svolgendo (carico esterno), la forza che si sta imprimendo sul pedale moltiplicato la  velocità di rotazione delle pedivelle (semplificando). Lo sviluppo della potenza nel ciclismo risulta molto importante nei seguenti casi: gare con frequenti e ripide salite, scatti per staccarsi dal gruppo o per inseguimenti, arrivi in volata, dove è richiesta la massima velocità possibile. In tutti questi casi, l'allenamento di potenza risulta di fondamentale importanza, anche se non bisogna sottovalutare i tempi di recupero; per recuperare completamente tra una seduta di potenza e l'altra è necessario un periodo di tempo piuttosto lungo (almeno 3 giorni).

Il rapporto peso potenza è la legge aurea dei ciclisti e proprio su questo semplice rapporto si possono vincere o perdere competizioni importanti. Proviamo a capire di cosa si tratta, prendendo ad esempio due ciclisti di diverso peso, potenza e massa:


Ciclista 1 peso di 59 kg – potenza alla soglia anaerobica 250 Watt, rapporto peso potenza di: 250/60= 4.17 W/Kg

Ciclista 2 peso di 75 kg – potenza alla soglia anaerobica di 400 Watt, rapporto peso potenza di: 375/75= 5 W/Kg

Sulla base di questi valori, possiamo dire in maniera indicativa che, l’atleta di 59 kg, in virtù di quei 4.17 W/Kg, andrà più forte su salite lunghe e impegnative, mentre il secondo, grazie ai suoi 375 Watt, se la caverà meglio nelle cronometro di pianura. Come gli appassionati di ciclismo sanno da anni, i grandi campioni si misurano in salita ed è sulle salite che si è fatta la storia di questo sport. Un grande ciclista se vuole vincere il Giro o il Tour, deve fare la differenze quando la strada sale. Ritorniamo al nostro esempio: il Ciclista 2 se vuole superare il Ciclista 1 in salita ha due possibilità: aumentare la potenza o diminuire il peso. Pertanto, la differenza di peso e di composizione corporea saranno le variabili che influenzeranno il rapporto peso/potenza e la prestazione finale. Ogni volta che affrontiamo una salita, infatti, oltre alle normali forze di attrito che si oppongono al moto della bici, se ne aggiunge un'altra e molto più tremenda: la forza di gravità. Questa forza, non appena la strada inizierà a salire, tenderà a "farci tornare indietro". La sua azione sarà tanto più grande quanto più il rapporto peso/potenza sarà basso e per superare la salita avremmo bisogno di molta più energia. I test dicono che ogni 500gr di peso in più, occorre apportare alla ruota circa 2watt aggiuntivi. Ecco quindi che il concetto del peso ottimale diventa un punto importantissimo per ogni ciclista; che dovrà evitare di accumulare grasso e, la dove è possibile, scegliere attrezzature dal peso ridotto.

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